
Itinerario dieci giorni in Portogallo
Dopo aver visto come organizzare il vostro viaggio on the road in Portogallo, in questo articolo vedremo assieme quali tappe scegliere per un itinerario di dieci giorni in Portogallo, seguendo come sempre la nostra filosofia del “meno è meglio”.
Dieci giorni, secondo noi, è un buon compromesso per riuscire a farsi un’idea del sud del Portogallo, l’ Algarve. Abbiamo scelto questa regione perché offre una grandissima varietà di paesaggi e di esperienze, potete infatti alternare momenti di visita delle città, a trekking sulla costa, a giornate di relax in spiaggia. Insomma scegliendo l’Algarve, soddisferete tutti i componenti della famiglia.
Nel nostro itinerario di dieci giorni in Portogallo non abbiamo praticamente visitato Lisbona, perché era una città in cui eravamo già stati io e Benedetta, quando eravamo giovani, spensierati e senza figli. Nel caso considerate almeno tre giorni per farvi un’idea della città.
COME SPOSTARSI IN PORTOGALLO
Il modo migliore per spostarsi in Portogallo, soprattutto se viaggiate con bambini, è in macchina. In questo modo sarete totalmente autonomi, senza dover essere legati agli orari dei mezzi, come treni o pullman. Per noleggiare la macchia in Portogallo vi rimando qui.
Per chi viaggia in famiglia la flessibilità è essenziale e solamente in macchina potete essere abbastanza flessibili.
DOVE ATTERRARE IN PORTOGALLO
Per visitare l’Algarve avete due possibilità: atterrare a Lisbona oppure atterrare direttamente a Faro, il capoluogo della regione.
La scelta è abbastanza soggettiva, ma vi diamo i pro e i contro di entrambe le soluzioni.
Volare su Lisbona è senza dubbio più economico, dato che è ben collegata dall’Italia con le principali compagnie low cost. Poi vi offre più scelta sia per quanto riguarda gli orari, che i giorni in cui volare. Altro punto a favore di Lisbona è la maggior presenza di compagnie di autonoleggio, sia in aeroporto che in città. E ricordate che più offerta significa sempre maggio risparmio. Infine se non siete mai stati a Lisbona è un buon motivo per passarci qualche giorno.
Volare su Faro invece, ha il vantaggio di arrivare direttamente nell’Algarve, risparmiando almeno mezza giornata per lo spostamento. Può essere una soluzione valida se siete già stati a Lisbona e volete visitare ancora più approfonditamente la regione.

IL NOSTRO ITINERARIO DI DIECI GIORNI IN PORTOGALLO
Dopo questi pochi consigli generici, veniamo al dunque, con il nostro tour del Portogallo, giorno per giorno, tappa dopo tappa.
Giorno 1: Lisbona – Faro
La prima tappa del nostro on the road in Portogallo è stata Faro, la città capoluogo della regione. Per questo viaggio non è stato necessario spostarsi ogni giorno in una città diversa, come abbiamo fatto ad esempio in Islanda o negli Stati Uniti, perché le distanza sono ridotte e ci sono molte cose da vedere a breve distanza fra loro.
Considerate quindi l’idea di scegliere due o al massimo tre città da sfruttare come base per visitare la zona circostante. Una di queste è senza dubbio Faro.
La maggior parte dei turisti arriva a Faro e si sposta subito verso altre destinazioni più turistiche, ma in realtà Faro merita una giornata di visita. Non ci sono attrazioni o monumenti famosi, ma il bello del vostro viaggio in Portogallo è perdersi nei vicoli delle città senza una meta in particolare. Faro è perfetta per questo, con il suo centro storico ancora autentico, di influenza moresca.
Potete lasciare l’auto nel grande parcheggio vicino Largo de Sao Francisco, vicinissimo al centro storico. Da qui cominciare il vostro giro, rigorosamente a piedi, fra case bianche, giardini curati e gli immancabili azulejos. Molto bella anche la Se, la cattedrale.
Se cercate un posto dove dormire a Faro, l’appartamento in cui siamo stati è fra i più belli che ci è capitato nei nostri viaggi. Se quando viaggiate cercate un posto autentico, una casa tipica del posto e non uno dei soliti appartamenti moderni, ma impersonali, prenotate senza pensarci due volte al Monte da ti Luzia.

Giorno 2: Faro – Tavira
Partendo da Faro potete raggiungere abbastanza rapidamente la cittadina di Tavira. Il fiume Rio Gilao divide la città in due parti, separandone il centro storico dalla parte più moderna. Anche qui, ciò che colpisce, è l‘atmosfera lenta e la fusione tra l’animo portoghese e moresco negli edifici del parte più antica della città, di origine romana e poi occupata dai Mori.
Assolutamente da non perdere il Castello, ad ingresso libero, per uno sguardo dall’altro su Tavira fino ad arrivare al mare. Ci sono delle parti antiche delle mura ancora intatte, che circondano un bellissimo giardino botanico. Dopo si riscende percorrendo delle stradine ciottolate di cui ci siamo innamorati fino ad arrivare da un altro punto di interesse di Tavira: il ponte Romano. Un lungo ponte a sette campate che unisce le due parte della città, da cui ammirare un bellissimo tramonto, mentre gli ultimi pescatori rientrano dalla giornata in mare.

Giorno 3: Faro – Olhao
In circa venti minuti d’auto da Faro, potete raggiungere la cittadina di Olhao, il più grande porto dell’Algarve, che si affaccia sul parco naturale di Ria Formosa.
Il nostro suggerimento è di arrivare al mattino presto per una passeggiata fra le strette vie del centro, passare per il bel mercato cittadino dove prendere qualcosa per il pranzo e poi andare verso il molo. Da qui infatti partono, durante tutta la giornata, i traghetti verso le isole di Armona e Culatra.
I biglietti del traghetto si acquistano in dei piccoli chioschi sul molo, non serve prenotare prima e costano un paio di euro. L’unica accortezza che dovete avere è arrivare dieci minuti prima della partenza e controllare gli orari delle partenze qui. Noi volevamo andare a Culatra, ma il traghetto successivo a quello delle 13 sarebbe stato alle 15, quindi abbiamo cambiato programma e siamo andati ad Armona.
Dopo venti minuti di traghetto, siamo quindi arrivati nell’isola di Armona. Una lingua di sabbia, lunga 9 km e larga 1 km, dove non è consentito il transito alle automobili. Messo piede sull’isola la sensazione è di aver viaggiato nel tempo: un piccolo ristorante, i bambini che giocavano a fare i tuffi dal molo, qualche pescatore. Non fermatevi sulla spiaggia dove attraccano i traghetti, ma seguite l’unica strada in mezzo alle basse case bianche dell’isola per arrivare fino alla parte di Armona che si affaccia sull’Oceano. Dopo almeno mezz’ora di camminata arriverete in una spiaggia bella, isolata e ventosa, dove Achille e Augusto si sono divertiti a giocare con le onde.
Pur essendo abbastanza isolata, la spiaggia è attrezzata. Si può affittare l’ombrellone e c’è un ottimo bar dove poter pranzare con un panino, patatine fritte e una birra fresca. Eccezionale!

Giorno 4: Faro – Lagos
La seconda base che consigliamo per un on the road in Portogallo è la città di Lagos, forse la più bella città dell’Algarve.
Pur essendo una città molto turistica e gettonata, Lagos mantiene il fascino della città vecchia all’interno delle mura, con palazzi cinquecenteschi e vicoli acciottolati. Meravigliosa la piazza Praça Luis de Camoes, un esplosione di azulejos colorati. Suggeriamo di parcheggiare l’auto nel grande parcheggio sotterraneo vicino al porto, e da lì raggiungere e visitare a piedi la città.
La bellezza di questo viaggio in Portogallo è che è davvero a misura di famiglia: non ci sono città troppo grandi, possono sempre essere visitate camminando, il modo che preferiamo. Le distanze sono quasi sempre brevi, il clima è sempre favorevole. Senza dubbio è uno degli on the road che consigliamo per cominciare a viaggiare in famiglia.
Passeggiate fra i vicoli di Lagos, anche uscendo dalla vie più commerciali e trafficate, per poi ritornare verso la piazza principale Praça Infante Dom Henrique e infine dirigervi verso la zona della Marina, con un bellissimo lungomare.
Uno dei motivi principali per fermarsi a Lagos però, è il mare. Attorno ci sono infatti molte fra le più belle insenature e spiagge dell’Algarve. Noi abbiamo scelto di fermarci qualche notte qui, proprio per questo motivo, anzi per essere precisi abbiamo dormito nella vicina Alvor, per risparmiare qualcosina. In un complesso residenziale però, che non ci sentiamo di consigliare, c’è di meglio.

Giorno 5: Lagos – Praia da Rocha – Sagres – Cabo de Sao Vicente
La prima vera giornata di spiaggia del nostro viaggio in Portogallo è stata a Praia da Rocha, un’ampia spiaggia, bella ma troppo edificata. Praia da Rocha è sempre molto affollata, ma essendo molto grande, riuscirete a godervela senza problemi. Una giornata in spiaggia in Portogallo non è sicuramente come una giornata in spiaggia a Minorca per dire: non mancheranno mai vento e l’acqua fredda dell’Oceano. Per questo suggeriamo di acquistare queste magliette per i bimbi, in modo da fare il bagno senza problemi.
In ogni caso, la maggior parte delle spiagge dell’Algarve sono attrezzate e al tempo stesso vi danno la possibilità di piantare il vostro ombrellone. Vento permettendo.
Nel pomeriggio siamo rientrati in appartamento per riposare qualche ora in vista del programma serale, uno dei momenti che aspettavo di più del nostro itinerario di dieci giorni in Portogallo: il tramonto a Cabo de Sao Vicente.
Prima di arrivare a Cabo de Sao Vicente, ci siamo fermati nel paesino di Sagres. Siamo arrivati qualche ora prima del tramonto, con una luce incredibile, i surfisti che rientravano dal mare, il vento che diventava una brezza leggera: ce ne siano innamorati. Una veloce cena sulla terrazza del Pau de Pita, con vista sull’Oceano, ci ha ricordato, se ce ne fosse bisogno, il motivo per cui viaggiamo.
Vedere il tramonto a Cabo de Sao Vicente è uno di quei momenti che non dimenticherete mai. Siete nell’ultimo lembo di terra del Continente, prima dell’Oceano Atlantico, il sole scende lentamente mentre siede seduti sulla scogliera. Alle vostre il faro, ultimo baluardo costruito dall’uomo.
Il consiglio è di arrivare un’oretta prima del tramonto (controllare online a che ora è previsto), portatevi uno spuntino, una felpa e dei pantaloni lunghi, perché è ovviamente un luogo molto ventoso e non appena il sole scende farà freschino. Altro suggerimento: parcheggiate la macchina con il muso già rivolto verso la strada, perché il rientro sarà abbastanza trafficato.

Giorno 6: Lagos – Praia de Dona Ana – Portimao
Altra giornata dedicata al mare, questa volta abbiamo scelto la spiaggia Praia de Don Ana, appena fuori Lagos, su suggerimento di Caroline durante la puntata di Kaffibolla.
Dona Ana è stata una delle spiagge che ci è piaciuta di più, quella che avevamo immaginato fin da quando abbiamo scelto di venire in Algarve. Una piccola insenatura, circondata da alte falesie ocra. Arrivateci al primo mattino, per trovare facilmente parcheggio e per godervi qualche ora di tranquillità. Dalle 11 comincia ad affollarsi, ma sempre senza togliere il fiato come ci è capitato in alcune spiagge di Ibiza.
Come le altre, la spiaggia ha una zona attrezzata, 20€ per ombrellone e due lettini, e una parte di spiaggia libera. Un piccolo ristorante, Marisol, dove poter pranzare con una vista pazzesca e un chiosco dove poter comprare giochi da spiaggia, creme e quant’altro.
Nel pomeriggio potrebbe esservi chiesto di spostarvi dalle prime file di ombrelloni. Questo perché sale la marea e il mare si riprende diversi metri di spiaggia. Ma i gentilissimi bagnini verranno ad informarvi.
Dopo la giornata in spiaggia, siamo rientrati in appartamento per riposare e prepararci per la sera. Da fidanzati saremmo stati fuori tutto il giorno, senza rientrare, ma viaggiando in famiglia i ritmi rallentano, per il benessere fisico e mentale di tutta la Tribù.
La sera siamo stati a Portimao, la seconda città dell’Algarve dopo Faro. Sinceramente non ci è piaciuta molto, l’abbiamo trovato troppo turistica. Forse eravamo anche stanchi dalla lunga giornata e quindi poco predisposti alla visita, chi può dirlo.

Giorno 7: Lagos – Silves – Ponta de Piedade
Dopo due giornate in spiaggia, ci siamo spostati verso l’entroterra, per visitare un paese che spesso non viene suggerito in un itinerario di dieci giorni in Portogallo: Silves. E abbiamo fatto benissimo.
Silves è stata in passato una delle città più importanti del regno arabo in Algarve, come testimonia il suggestivo castello moresco. Dopo aver parcheggiato l’auto vi consigliamo di passeggiare per il centro di Silves, senza perdervi il grazioso mercato coperto, possiamo dire tipico di questa zona del Portogallo. Una bella passeggiata vi condurrà alla sommità del paese, e quindi alle porte d’ingresso del Castello, con le imponenti undici torri in pietra arenaria rossa.
L‘ingresso al Castello di Silves costa 2,80 € per gli adulti e gratuito per i bambini. Portate dei contanti perché la macchinetta automatica per i biglietti accetta solamente carte di pagamento portoghesi.
La visita al castello di Silves è piaciuta molto ai bambini, che hanno potuto camminare lungo le mura sentendosi dei cavalieri a difesa del Califfo di Cordova, che proprio qui aveva stabilito la propria residenza. Inoltre è anche un bellissimo belvedere su tutta la città.
Dopo la visita del Castello di certò vi sarà venuta fame, vi consigliamo uno dei posti più belli in cui abbiamo mangiato durante il nostro on the road in Portogallo: il Cafè DaRosa.
In una piccola piazza semi nascosta, qualche tavolino nel porticato, il Cafè DaRosa è un piccolo gioiello. All’interno vi accoglieranno pareti di azulejos, libri per bambini e dei piatti veloci, ma curati e ricercati. Le insalatone erano strepitose.
Nel pomeriggio avevamo in programma di visitare due piccoli borghi di pescatori, Ferragudo e Carvoeiro, per poi rientrare in appartamento per cena. Viaggiare con i bambini però richiede grande flessibilità, i cambi di programma sono frequenti e ci si deve adattare ai loro ritmi. Achille e Augusto erano stanchi e nervosi, quindi siamo tornati direttamente a casa. Senza sapere che questo cambio di programma di avrebbe portato a vedere uno dei luoghi più belli di tutto il viaggio.

Ponta da Piedade
Vi bastano pochi minuti di auto da Lagos, per raggiungere il promontorio roccioso di Ponta da Piedade. Potete camminare lungo una serie di passerelle in legno, lungo il crinale della scogliera, a picco sul mare. Il paesaggio è meraviglioso, ogni punto su cui affacciarsi è diverso: è la fotografia dell’Algarve.
Noi siamo stati a Ponta de Piedade al tramonto e l’unica cosa di cui ci siamo pentiti è non esserci portati qualcosa per cenare in uno dei tavoli da picnic, con vista sull’Oceano.

Giorno 8: Lagos – Vila Nova de Milfontes
Abbiamo lasciato Lagos per risalire il Portogallo lungo la costa, erano gli ultimi giorni del nostro itinerario di dieci giorni in Portogallo e dovevamo rientrare a Lisbona. Percorrendo la Costa Vicentina, il paesaggio cambia notevolmente: state lasciando l’Algarve per arrivare nella regione dell’Alentejo.
La costa rocciosa lascia il posto alla grande pianura, distese di ulivi e di querce da sughero, i ritmi rallentano e il turismo è meno invadente. Abbiamo solamente sfiorato questa regione, ma secondo noi meriterebbe un viaggio a parte per esplorarla al meglio.
Abbiamo scelto di fermarci a Vila Nova de Milfontes, una piccola cittadina, ma di cui ci siamo innamorati. Il motivo principale per cui ci si ferma a Vila Nova de Milfontes sono le spiagge ed è una meta scelta spesso dagli stessi portoghesi. Forse anche per questo motivo è rimasta più autentica e non è inflazionata come altre città del sud del Portogallo. Oltre alle spiagge, consigliamo una lenta passeggiata lungo le vie del paese, tra le casette bianche con profili blu, giallo, rosso, tipiche del Portogallo.
Noi siamo stati nella Praia de Franquia, la spiaggia più vicina al centro del paese e del nostro albergo. Molto bella, poco affollata e con la possibilità di provare lo stand-up paddle, il SUP, ossia fare surf remando con la pagaia in piedi sulla tavola. L’unica accortezza da avere è che il fondale è subito molto profondo e, a pochi metri dalla riva, non si tocca più. Attenzione!
Per dormire ci sono diverse soluzioni, noi per una notte abbiamo optato per una stanza e siamo rimasti piacevolmente sorpresi dal Milfontes Inn, con un piccolo giardino interno che era una vera chicca e un gentilissimo host di nome Ricardo.

Giorno 9: Vila Nova de Milfontes – Lisbona
Il viaggio in Portogallo on the road sta per arrivare al termine, ma abbiamo ancora qualche suggerimento per renderlo ancora più indimenticabile. Il tragitto da Vila Nova de Milfontes a Lisbona è abbastanza lungo, sono circa 200 km e non abbiamo particolari tappe in mezzo da consigliare. L’ideale è fare tutta una tirata fino a Lisbona, ben attrezzati in macchina con qualche gioco da viaggio per sconfiggere la noia.
Arrivati a Lisbona, vi diamo due possibilità per proseguire il viaggio. Se avete seguito il nostro itinerario di dieci giorni in Portogallo vi rimane circa un giorno e mezzo che potete dedicare alla citta di Lisbona. Non è abbastanza per visitarla bene, ma potete farvi un’idea e anzi sono sicuro che vi invoglierà a ritornare per dedicarci qualche giorno in futuro.
Se invece come noi siete già stati a Lisbona, vi consigliamo di scegliere una tappa per una gita fuori porta che vi permetta in giornata di rientrare in città. In genere si consiglia sempre di visitare Sintra, con il suo magnifico palazzo e si capisce bene il perché, è davvero splendido. Noi però abbiamo preferito spostarci verso nord e passare l’ultima notte in uno dei luoghi che ci ha più affascinato dell’intero viaggio: Nazarè.
Dedicheremo due articoli a queste due opzioni, per non perderli seguiteci sui nostri canali social. E non esitate a scriverci se vi servono consigli per un viaggio in Portogallo con bambini.
Se questi consigli non ti sono stati sufficienti oppure non hai il tempo di organizzare un viaggio in autonomia, qui c’è il posto che fa per te.








