
Studiare la meta
Dopo aver sistemato le pratiche burocratiche è il momento di studiare la meta che abbiamo scelto. Sappiamo dove andare, quando andare e dove dormire. Immaginiamo il nostro viaggio come una casa. Abbiamo prima gettato le fondamenta. Poi abbiamo costruito i muri, un mattone dopo l’altro. Ora è il momento di arredarla, con le cose che ci piacciono e nel nostro stile. Per farla diventare la nostra casa.
Per farlo diventare il nostro viaggio.
Questa parte è abbastanza soggettiva: potreste preferire l’improvvisazione e viaggiare seguendo l’istinto e il momento, come grandi palloncini, leggeri, che seguono il vento e il loro destino. Ben vengano questi viaggi, l’importante è che sia ciò che amate di più fare. Il viaggio è un momento così bello, così puro, che deve essere il più vicino possibile al vostro ideale.
Mais les vrais voyageurs sont ceux-là seuls qui partent
Pour partir; coeurs légers, semblables aux ballons,
De leur fatalité jamais ils ne s’écartent,
Et, sans savoir pourquoi, disent toujours: Allons!Ma i veri viaggiatori partono per partire;
cuori leggeri, s’allontanano come palloni,
al loro destino mai cercano di sfuggire,
e, senza sapere perchè, sempre dicono: Andiamo!Le Voyage, Charles Baudelaire
Personalmente amo documentarmi sulla meta in cui andremo. Leggere, sottolineare, prendere appunti. Non ho mai amato studiare (scusate Prof, anche se probabilmente ve ne siete accorti), ma studiare per un viaggio mi fa dimenticare l’orologio e potrei passare le ore a farlo, senza mai stancarmi. In questo articolo condivido con voi in che modo studiare la meta del vostro viaggio.
Guide di viaggio: amore oppure odio
Per chi viaggia abitualmente in genere non ci sono mezze misure. Studiare la meta attraverso una guida vuol dire principalmente due cose: amore oppure odio. C’è chi non le sopporta, crede siano totalmente inutili vista l’immensità del web, insomma chi le trovo un peso e uno spreco. E non ha tutti i torti.
Ma non è in questo blog.
Chiunque ci segue oppure ci conosce personalmente sa la nostra passione (ai limiti della mania) per le guide Lonely Planet. Quindi per noi ormai è diventato un rito: compriamo il biglietto e pochi minuti dopo compriamo la guida.
La sensazione che provo nel toccare la copertina non appena arriva a casa è impagabile, il mio viaggio inizia lì.
Ma perché amiamo proprio le Lonely Planet? Perché sono guide davvero ben fatte. Perché seguendo i loro consigli non abbiamo mai sbagliato un ristorante. Perché leggendola non abbiamo mai perso un punto panoramico. Perché sono scritte da viaggiatori che cercano quello che cerchiamo noi in viaggio: l’essenza del Paese in cui siamo.
Per me studiare la meta è consumare la guida Lonely Planet, la sera tardi, fino al giorno della partenza. Provateci.

Il Forum di Tripadvisor
Tutti conoscono Tripadvisor. Se vogliamo andare in un nuovo ristorante, spesso andiamo a vedere le recensioni proprio lì. Ma ho notato che pochissimi conoscono il forum di questo sito: una vera miniera di informazioni preziosissime.
L’ho scoperto organizzando il nostro viaggio negli Stati Uniti e da allora lo sfrutto prima di ogni viaggio, sempre scoprendo cose nuove e utili.
Si tratta di un forum diviso per argomenti e per destinazioni. Se avete bisogno di alcune dritte generiche scegliete l’argomento che vi interessa (ad esempio viaggiare in treno, trasporto aereo oppure viaggiare con animali). Se invece vi servono consigli specifici su alcune località, basta scegliere la destinazione che vi interessa e aprire una discussione con i vostri dubbi e perplessità.
Vi risponderanno i così detti esperti. Utenti molto ferrati su quella località, prodighi di consigli tecnici e precisi. Chi può aiutarvi meglio se non delle persone reali che sono state lì magari decine di volte?
Studiare la meta grazie a questo forum è veramente prezioso, per non perdersi nulla durante il vostro viaggio.

Travel blogger e Instagram
La prima Lonely Planet , anche se non esattamente così come la conosciamo, è stata scritta nel 1972. Tripadvisor è nato invece nel 2000, e il suo forum qualche anno dopo. Possiamo quindi considerare questi due modi per studiare la meta, quasi classici.
Un modo invece sicuramente al passo con i tempi e che noi stessi usiamo spesso è studiare tramite i travel blogger e instagram. Non credo questo possa sostituire le care vecchie guide cartacee, però seguendo i blog e i profili giusti potete sicuramente essere super preparati per la vostra prossima meta.
Il bello di leggere i blog oppure seguire sui social questi viaggiatori è di avere un racconto della località che vi interessa da viaggiatori come voi, che ci sono stati e che hanno gli stessi vostri interessi ed esigenze. Potete trovare consigli pratici, esperienze uniche e segreti che non troverete in nessun’altra fonte e che renderanno il vostro viaggio indimenticabile.
La speranza è di diventare noi stessi un giorno un punto di riferimento per le famiglie di viaggiatori (un proposito da niente insomma), intanto tra i moltissimi travel blogger che ci sono vi suggeriamo ovviamente Elisa e Luca di Miprendoemiportovia e Milena di Bimbi e Viaggi, con il suo libro che per noi è stato illuminante.

No spoiler
Non sopporto gli spoiler. In nessun ambito. Libri, film, serie tv, eventi sportivi. Amo guardare una cosa e non sapere come vada a finire, cosa può succedere.
Amo stupirmi.
Questo ovviamente vale anche per il viaggio. Vi svelo un mio piccolo segreto. Pur amando studiare la meta in lungo e in largo, cercando di non perdere nemmeno un dettaglio di ciò che voglio vedere, non guardo mai NESSUNA foto di dove andremo. Voglio stupirmi davanti ad un paesaggio o un monumento. E voglio sia la prima volta che li vedo.
Ovvio, ci sono alcuni luoghi per cui questo non serve. Non c’è bisogno di vedere delle foto della Torre Eiffel o della Statua della libertà, in questo caso nessuno spoiler. Però ho organizzato tutto il viaggio in Islanda, senza vedere nessuna foto di ciò che avremmo visto.
E direi che è andata bene.

Vi aspetto giovedì prossimo, con un altro passo verso la Costruzione di un viaggio!








