
Giochi da viaggio: Lunii, il racconta storie
Dopo molti mesi di sospensione forzata, per ovvi e tristi motivi, possiamo finalmente riprendere la rubrica Giochi da Viaggio.
Con l’arrivo dell’estate e il leggero (anzi leggerissimo) miglioramento della situazione, possiamo ritornare a viaggiare e chi come noi, viaggia con i bambini, sa quanto è importante portare con se dei giochi da viaggio per intrattenerli in aereo, macchina, treno o in aeroporto.
Negli ultimi due articoli vi avevo parlato dei Dadi racconta storie e del famoso gioco di carte Dobble, stavolta invece vi consiglio un oggetto che non è esattamente un gioco, ma con cui Achille e Augusto si sono intrattenuti moltissimo in questo ultimo anno.
Il gioco da viaggio di oggi infatti è Lunii: un racconta storie interattivo.
Com’è fatto?
Lunii il racconta storie si presenta in modo molto semplice: una piccola radiolina rettangolare azzurra, con dei grandi tasti gialli. Da una bellissima sensazione al tatto, essendo rivestita di un materiale simile alla gomma, che le permette di resistere leggermente agli urti ed essere pulita facilmente con una spugna.
Praticamente è un gioco da viaggio perfetto per bimbi anche piccoli, non dovete temere che si rompa o si rovini.
Ma come funziona Lunii?
Lunii non è semplicemente un racconta storie. Il motivo per cui lo abbiamo preferito rispetto ad altri racconta storie è il suo essere interattivo. Infatti, una volta acceso, il bimbo deve fare delle scelte con i pulsanti, che gli permettono di inventare la propria storia. Nello specifico, deve scegliere il protagonista della storia, dove è ambientata, chi incontrerà e quale oggetto userà. Queste scelte, di volta in volta, daranno vita a moltissime combinazioni, con storie tutte diverse fra loro.
La singola storia dura meno di una decina di minuti e una volta finita, si riparte con la scelta del personaggio principale, grazie alla rotella gialla. Pronti per inventare una nuova storia.
Ha un’ottima autonomia e una volta scarico si deve collegare tramite cavo usb ad una presa di corrente per qualche ora per ricaricarlo. Potete usare tranquillamente il carica batterie del vostro smartphone. Fra gli accessori da poter acquistare a parte ci sono anche delle coloratissime cuffie.
Noi non le abbiamo prese perché così Achille e Augusto lo possono ascoltare assieme e per non far si che si isolino completamente dall’ambiente circostante.

Ma quante storie ci sono?
Un altro punto di forza di Lunii è la possibilità di scaricare nuove storie e personaggi dal Luniistore sul computer e trasferirli sul cantastorie in modo semplice ed intuitivo. Le storie aggiuntive hanno un costo ovviamente, che va dai 5 ai 10 euro in base alla loro durata. Abbiamo preferito Lunii rispetto a Faba ad esempio anche per questo: non serve acquistare un supporto fisico extra per avere nuove storie, ma basta collegarsi ad internet e il gioco è fatto. L’altro motivo è perché pensiamo sia più pratico, soprattutto in viaggio: i materiali e la forma sono perfetti per essere buttati senza troppi complimenti nello zaino fra un check in e l’altro.
Appena acquistato contiene al proprio interno le storie di Lisa e Leo, con tante combinazioni diverse e con, dobbiamo proprio dirlo, storie ben pensate e davvero divertenti. Non si sente quasi la necessità di altre storie, anche perché si sa, i bimbi amano ascoltare sempre le stesse.
Perché è un gioco da viaggio che consigliamo?
Lunii il racconta storie rispetta tutti i requisiti dei giochi da viaggio ideali: semplice, facile da trasportare, diverte bimbi di tutte le età. Noi della Tribù siamo assolutamente contrari a dare tablet o telefonini ai bambini per intrattenerli, anche se sarebbe spesso una soluzione facile e veloce. Un racconta storie invece ci è sembrata da subito un’ottima soluzione: quando siamo troppo stanchi per raccontare noi una storia ad Achille e Augusto, ci viene in soccorso. I bimbi non devono fissare uno schermo imbambolati, ma in prima battuta sono stimolati nello scegliere come costruire la loro storia e poi vengono aiutati a sviluppare la propria memoria uditiva.
Insomma non è invadente come un tablet, ma permette a noi genitori di regalarsi delle preziose mezzore senza sentire in continuazione le parole mamma e papà.
Cosa dite, vi abbiamo convinto?








