
Un buon amico
Ogni lunedì posto su Instagram una foto, ho chiamato questa rubrica il mio #placetobedilunedì perchè descrive il posto in cui vorrei essere in quel momento. Spesso è un luogo fisico, uno dei tanti posti visti nei nostri viaggi, per cui per un motivo o per l’altro, mi viene una grande nostalgia. Quasi sempre non parlo di un luogo generico, ma più di un momento preciso di viaggio, con le sue sensazioni, i suoi colori e i suoi profumi. Sono gemme preziose raccolte in giro per il mondo insieme alla mia famiglia, che custodiamo attentamente nello scrigno della nostra memoria. Il sole di mezzanotte in un fiordo islandese, i mille colori del La Boqueria a Barcellona oppure la risata di Achille sulla ruota panoramica di Tivoli, a Copenaghen. Sono solo alcuni pezzi del nostro tesoro, che cerchiamo di condividere con voi nel nostro #placetobedilunedì.
A volte però non c’è bisogno di cercare questi tesori in giro per il mondo, li troviamo a due passi da casa. Perché spesso questi momenti sono fatti da persone, in questo caso da Amici. E stavolta per raccontarlo ho deciso che non poteva bastare un post su Instagram.
Ieri abbiamo passato delle ore con una coppia di amici che non vedevamo da molto tempo, quasi due anni. Vivono molto lontano da noi e complice questa pandemia, sono riusciti a tornare in Italia solo ora, per qualche settimana. Dopo aver preso tutte le precauzioni del caso, siamo finalmente riusciti a vederci e oggi il nostro cuore scoppia di felicità. Così dopo aver riflettuto molto sulla giornata di ieri, ho fatto questa riflessione.
Credo che ognuno di noi nel corso della propria vita incontri delle persone che la migliorino. Sono delle persone speciali e le riconosci subito. Hanno gli occhi buoni, sinceri, accoglienti. Hanno il sorriso sempre pronto e la risata contagiosa.
Sono i buoni Amici.
Sono persone positive e che trasmettono sempre positività e ottimismo, spesso sono persone con cui sei cresciuto assieme e insieme avete annaffiato la piantina della vostra amicizia. Sì, perché l’amicizia io la vedo come un piantina di cui ci si prende cura: va protetta, annaffiata, e a volte ha bisogno anche di spazio per crescere senza nessun nostro intervento. Ho capito con il passare degli anni che non dobbiamo misurare queste amicizie in quantità di tempo passato assieme o nel numero di volte che ci si sente. Ovviamente sono due misure importanti, ma non sono fondamentali per capire quali siano i buoni amici. C’è una cosa però che vi farà immediatamente riconoscere di essere in compagnia di un buon amico. La sensazione che provate mentre ci parlate, scherzate, condividete un pranzo o una colazione. Credo che un buon amico non solo ci fa stare bene, ma ci renda persone migliori.
Migliora oltre che il nostro umore, la nostra anima.
Un’altra caratteristica della vera amicizia è la totale assenza di invidia. Nei confronti di un amico, l’invidia viene sostituita dall’ammirazione. Dal latino admirari, guardare con meraviglia. Ammirarne le sue qualità ed essere felice per i suoi risultati raggiunti, pensando anche “mi piacerebbe essere come lui” pur riconoscendo le differenze che avete, in uno scambio e arricchimento reciproco. Quando un vero amico vi racconta un suo successo lavorativo ad esempio, vi sembrerà che quel successo lo abbiate ottenuto anche voi. Questa è la sensazione che si prova secondo me.
Circondatevi di queste persone. Circondatevi da persone che possono migliorarvi e arricchirvi. Circondatevi da positività. Non sempre queste persone poi saranno vostri amici magari, per mille motivi non sarà così, ma certamente qualcuno fra questi incontri diventerà un’Amicizia. La giornata di ieri me lo ha ricordato, ma ho la fortuna di avere incontrato nella mia vita altre persone che mi hanno migliorato e sono le persone a cui voglio dedicare questo post. Non c’è bisogno di fare nomi perché sanno benissimo di essere i destinatari di queste parole.
Sono i buoni Amici.
Una volta Benedetta ha racchiuso l’amicizia in una frase “Quando sei con lui, mostri la parte migliore di te.”
Ecco cos’è l’amicizia.
Papà mi diceva, “Per capire chi è un buon amico, organizza una festa
Fai una festa bellissima, prendi buone birre e dei vini sopra i 13
Prendi del buon cibo, e che la musica di sottofondo
Sia bella e che possa accogliere tutti
Mettila alta da poter far dire ‘Bellissimo sto pezzo! Che gruppo è?’
Ma non troppo alta, lascia che i vostri dialoghi
Non vengano coperti dagli assoli”“Invita amici”, mi diceva, “Invitane tantiInvita tutti gli amici che conosciE poi, finita la festa, lascia che ognuno prenda la via che preferisceNon forzare mai nessuno a rimanere, non convincereNon prolungare mai la festaChe le feste hanno origini più antiche di noiSanno loro quando finireTu saluta e augura la buonanotte a tuttiE osserva, osserva bene chi di sua volontà resta ad aiutartiChi ti aiuterà a lavare i piattiChi ti aiuterà a rimettere a posto, a sistemare le coseQuesti saranno i tuoi buoni amiciQuelli che non ti staranno accantoQuando la musica e il vino gioiranno con le tue buone luneQuesti sono i buoni amici, quelli che rimarrannoAnche quando la tua vita avrà da offrire solo briciole e disordine”“E alla fine di tutto”, mi diceva papà“Ricorda, alla fine di ogni bellissima festaAlla fine di ogni momento epicoDi ogni grande successo e di ogni impresa riuscitaVedrai che accanto a te resteranno sempre pochissime personeMa quelle pochissime, ricordalo sempreValgono tutto”Finita la festa, Gio Evan








