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    Elf on the shelf: una bella tradizione per tutta la famiglia

    Eccoci qui, dopo avere preparato il calendario dell’avvento per i bambini, quello per la nostra compagna o compagno, siamo pronti per l’arrivo di dicembre. Ma manca ancora qualcosa per rendere ancora più speciale l’attesa del Natale ai nostri bimbi: la tradizione dell’Elf on the shelf.   E cosa sarebbe questo Elf on the shelf?   La tradizione dell’Elf on the shelf è nata molto recentemente negli Stati Uniti, nel 2005, grazie all’idea e al libro scritto da Carol Aebersold e dalla figlia Chanda Bell e illustrato da Coë Steinwart: “The Elf on the Shelf: A Christmas Tradition“.   L’idea alla base del libro è sostanzialmente questa: ogni famiglia può chiedere in adozione a Babbo Natale un suo aiutante, un piccolo elfo, che arriverà il giorno del ringraziamento e resterà con lei fino alla vigilia di Natale. Il compito di questo elfo è quello di controllare come si comportano i membri della famiglia durante questo periodo e tutte le notti tornare al Polo Nord per riferirlo a Babbo Natale. L’elfo quindi durante il giorno resterà immobile e inanimato sulla mensola (on the shelf) per poi di notte prendere vita per preparare piccoli scherzi e marachelle in giro per la casa, che i bambini dovranno scoprire al loro risveglio!   In poco tempo quest’idea ha veramente spopolato e le case di tutto il mondo accolgono a Dicembre i propri Elf on the shelf. Basta digitare su Instagram o Facebook l’hashtag #elfontheshelf per vedere migliaia di elfi intenti a compiere le loro malefatte nei posti più disparati.   Elf on the shelf: le regole da seguire   Le regole da seguire per rispettare questa tradizione sono poche e abbastanza semplici, ma la principale è questa: durante il giorno i bambini non possono assolutamente toccare l’elfo, perché perderebbe la propria magia e non potrebbe…